di Umberta Telfener
Nei giorni primo e due marzo 2021, come didatta del Centro milanese di terapia della famiglia ho tenuto due giornate di formazione via Skype con i terapeuti sistemici dell’Estonia, gruppo organizzato dalla dott. Kiira Jarv. Dieci professionisti che hanno finito il training e a loro volta insegnano la terapia sistemica, anche il modello di Milano, pur non avendo avuto nessun contatto diretto con noi di Milano.
Mi sono quindi premurata di raccontare la storia del Centro, di riflettere con loro sul passaggio dalla prima cibernetica e dagli interventi paradossali alla cibernetica di secondo ordine, con la perdita della caratteristica tecnico-strategica del clinico che interveniva paradossalmente dall’esterno. I loro interessi principali avevano a che fare con il processo di ipotizzazione, la neutralità e le domande circolari, si sono molto appassionati alle modalità di insegnare la connotazione positiva. Si sono mostrati molto interessati alle tecniche attive di insegnamento che mettevo in atto con loro e che poi immaginavano di poter riutilizzare coi loro studenti. Abbiamo organizzato quindi gruppi di discussione, esercitazioni pratiche a gruppi di due e tre, riflessioni sulla relazione terapeutica rispetto ai casi portati da loro o proposti da me. Alcuni di loro hanno simulato alcuni loro clienti e ci siamo lasciati con l’impegno di una giornata di supervisione in Maggio.
Interessante come in Estonia ci siano due scuole di psicoterapia sistemica che collaborano, ambedue presenti, e come mi sia trovata di fronte ad una “famiglia” di operatori pieni di curiosità che, malgrado le difficoltà con l’inglese, si sono buttati a capofitto nelle due giornate e si sono definiti rispetto alla loro prassi e alle problematicità. Un gruppo di colleghi che spero riusciremo a coinvolgere appena sarà possibile organizzare una summer school.