di Umberta Telfener
La camera NFTO (National Family Therapy Organizations) dell’EFTA (European Family Therapy Association) è una delle tre sezioni in cui è suddivisa l’EFTA e raccoglie un rappresentante per ogni Paese europeo (il nostro è Luigi Schepisi, stimato amico), per decidere insieme le politiche europee e per fare da tramite tra l’Associazione e gli Istituti di formazione. Ogni anno un Paese europeo organizza l’incontro che vede riuniti tutti i rappresentanti e il chair dell’NFTO. Quest’anno ho scelto di andare anch’io come presidente dell’EFTA.
L’incontro si è tenuto a Sofia in Bulgaria ed è stato molto interessante ed emotivamente intenso. Aveva un titolo bellissimo: “Potenziare storie tranquille di fiducia, sostegno e umanità”. Comprendeva presentazioni, tempo per riflettere insieme, giochi creativi, attività sociali, passeggiate per esplorare la città, molta condivisione e momenti emotivamente densi. I padroni di casa hanno fatto di tutto per farci sentire i benvenuti: cene, pranzi, bei spazi per riunioni, sempre un sorriso e una grande attenzione alle nostre esigenze, persino gli impermeabili per proteggerci dalla pioggia che ogni giorno cadeva copiosa. Anche un fantastico cheesecake al limone come sorpresa finale, per festeggiarci tutti insieme!
Abbiamo ripassato la storia della psichiatria durante l’era socialista, epoca in cui c’erano solo piccole sacche di buone pratiche tenute nascoste alle autorità; abbiamo ascoltato il racconto di un’esperienza online di supervisione di psicoterapeuti ucraini; abbiamo partecipato a workshop su ottimismo, speranza, chiarezza decisionale e sicurezza, parole chiave in questo momento storico. Abbiamo lavorato insieme su temi specifici quali la legislazione e l’accreditamento; le possibili connessioni europee; la giustizia sociale e il lavoro di comunità. Abbiamo discusso gli standard di formazione riflettendo con i partecipanti su come mantenere l’EFTA pertinente e inclusiva. Abbiamo discusso anche delle modalità di supervisione: abbiamo riflettuto sulla necessità per l’EFTA di avere un elenco dei supervisori dei diversi Paesi sulla base delle informazioni fornite dai singoli Istituti.
Il Presidente – io, italiana – e il vicepresidente – Hans Christian Michaelsen, norvegese – abbiamo esplicitato quanto fosse importante riflettere su cosa vogliamo che sia l’EFTA per i singoli Istituti e questo è stato il tema trasversale della riflessione comune.