di Massimo Giuliani
Intanto, prima di qualunque altra cosa, buon anno.
Per il 2024 Connessioni non ha buoni propositi ma qualcosa di più. Niente di meno che l’annuncio di una piccola rivoluzione, una trasformazione che ne modifica la natura e porta avanti il cambiamento, ancora in corso, che continua da qualche anno a questa parte. “In corso” perché quella che avete sul vostro schermo è dal 2017 una rivista telematica che però continua in parte a vivere dei vincoli della rivista di carta: primo, quello della periodicità. Ma la pubblicazione a cadenza semestrale in questo momento è poco utile per una pubblicazione che vuole animare un confronto e, dove necessario, un dibattito. Ed è poco efficace per costruire un punto di incontro per chi sia interessato alle cose sistemiche e anche per chi, non del mestiere, sia interessato a capire che aria tira in casa dei terapeuti e di chi si occupa di sistemi umani (sì, in questi anni di Connessioni online abbiamo scoperto quanti lettori curiosi ci siano intorno a quello che facciamo).
Dal 2024, dunque, Connessioni cambia. Non da subito – godetevi per qualche mese questo numero 14 mentre noi si lavora al nuovo corso – ma ben presto, pur conservando per la consultazione tutto il materiale prodotto in questi anni, diventerà un sito in cui i contenuti si aggiungeranno a mano a mano che saranno disponibili. E potranno essere di natura non necessariamente testuale, ma anche in formato video, o audio, o qualunque formato sarà utile a portarvi i contenuti che ci sembrano importanti. Non ogni sei mesi, dunque, ma appena ci saranno.
La nuova Connessioni arriverà nei prossimi mesi ma la Redazione tutta ci lavora da un po’. E già che ci siamo, diamo dei volti a questa Redazione. La vedete nella foto (di Valentina Salvi) insieme all’AD del Centro Milanese Jacqueline Pereira, sesta da sinistra: Massimo Giuliani, Barbara Trotta, Chiara La Barbera, Arianna Girard, Walter Troielli e, dopo Pereira, Gianluca Ganda.
Non per niente pubblichiamo in questo ultimo numero di Connessioni Nuova Serie un dialogo fra Vincenzo De Bustis (direttore del Centro Milanese), Gianluca Ganda (coordinatore della Redazione) e Massimo Giuliani (direttore) in cui si racconta e si contestualizza la storia della rivista e di questa ennesima trasformazione (“Una storia di Connessoni”).
Intanto l’attività di ricerca e approfondimento sistemico va avanti. Le colleghe palermitane Alessandra Amodeo, Chiara La Barbera e Sara Varvaro sono autrici di “Gli effetti traumatici e post traumatici della violenza assistita nei bambini e adolescenti”. Una ulteriore riflessione sul trauma viene dal contributo di Fabio Sbattella “Trauma condiviso e terapia familiare”, che ne mette in evidenza la natura sovraindividuale e non limitata alla dimensione personale e intrapsichica.
Va avanti anche la collaborazione con la rivista Metalogos, e on si fermerà nel “nuovo corso” di Connessioni. In questo numero pubblichiamo la seconda parte di “Le voci del sistema come mezzo per ‘co-tessere’ una nuova realtà terapeutica nella psicosi” di Dimitris Triantafyllou.
Poi pubblichiamo un contributo particolarmente prezioso di Arianna Girard: una conversazione con Valentina Albertini sul suo libro uscito l’anno scorso. La collega toscana si è occupata del momento in cui una terapeuta si trova a dover comunicare ai suoi pazienti il suo “stato interessante”: “La gravidanza della terapeuta come self disclosure”.
E poi le rubriche (anche quelle continueranno a vivere nel futuro di Connessioni): Barbara Trotta raccoglie alcuni contributi di allievo del Centro MIlanese al Congresso Nazionale delle Sedi del Centro, per inciso due ricche giornate in cui in tanti ci siamo ritrovati fisicamente in una sala milanese, come un tempo era normale e abituale. Per la rubrica “Territori sistemici”, dunque, in questo numero pubblichiamo dei contributi al congresso “Sistemi e violenze: Idee, Valori e Pratiche di Psicoterapia”.
E poi Umberta Telfener ci manda due contributi per la rubrica “Dal mondo sistemico”, che coordina per Connessioni: uno di Conny Leporatti sul Convegno di Assisi dell’Accademia di Psicoterapia della Famiglia e uno, firmato da lei stessa, sulle attività congressitica dell’EFTA ad Atene e a Leopoli.
Infine le recensioni: Gianluca Ganda e Walter Troielli hanno letto “Psicopatologia narrativa. Dai sintomi alle storie di vita” di Luca Casadio, e Massimo Giuliani rende conto di “Vita da genitori, vita da bambini”, un libro molto particolare di Silvana Quadrino con Alberto Madrigal, illustratore e fumettista.
Buon anno, dunque, e buona lettura. Noi ci prendiamo un momento di respiro e ci rimettiamo al lavoro per la nuova Connessioni, che prenderà forma nei prossimi mesi svelando sia a voi che a noi stessi il mistero di cosa sarà.